Degno di essere cantato da grandi poemi romani, come Orazio, il Falerno fin dall'antichità ha nobilitato la produzione vinicola di questa regione. Oggi sono stati soprattutto riscoperti e quindi valorizzati vitigni autoctoni. Di particolare interesse e apprezzamento, tra le denominazioni tipiche della Campania, il Taurasi, il Solopaca, il Sannio e il Vesuvio.
Il Falerno del Massico “MAIATICO” è ottenuto dalla vinificazione in purezza di una accurata selezione di uve Primitivo raccolte leggermente surmature e fermentate con lunga macerazione. Segue un affinamento di 12 mesi in barriques nuove di rovere francese.
Radici, prodotto per la prima volta nella vendemmia 1986, è testimone della continuità e della costanza di una famiglia dedita al vino da secoli. Espressione esemplare del vitigno Aglianico, è il simbolo più noto e celebrato nella storia della viticoltura irpina. Vendemmia dopo vendemmia, senza mai disattendere le aspettative, il Taurasi Mastroberardino conserva intatta la personalità energica e la struttura corposa che lo hanno reso famoso nel mondo.
L'antico borgo e le colline di Taurasi, sono un'oasi vitivinicola di livello mondiale. Li l'Aglianico trova il suo territorio ideale incontaminato, vulcani, impenetrabile dando vita a un vino pieno pieno ed equilibrato, con chiare sensazioni di piccoli frutti rossi e liquirizia. Invecchiato per 18 mesi in legno.
I Borbone amavano offrire questo "loro" vino agli ospiti di riguardo in alternativa ai grandi rossi francesi. Il risultato della vinificazione dell'omonimo vitigno autoctono riscoperto dalla Vestini Campagnano cresce da millenni nell'aria dei Colli Caiatini in Terra di Lavoro.Questo vino di pregio, elegante ed intenso, invecchia in botti di rovere francese nuovo.