Amaro Montenegro nasce nel 1885 con il nome di Elisir Lungavita e ottiene subito notevoli riconoscimenti. Soltanto undici anni dopo, in occasione del matrimonio dell’affascinante principessa Elena del Montenegro con il principe Vittorio Emanuele III, Stanislao decide di dedicare il suo elisir a quella regale figura, cambiando quindi il nome in Amaro Montenegro.
Il fondatore Stanislao Cobianchi desidera realizzare una bottiglia inconfondibile quanto l’elisir che contiene. Per questo disegna una bottiglia iconica che, pur rinnovandosi negli anni, manterrà sempre lo stesso carattere distintivo: un’ampolla, evocativa di una “pozione”, risultato di un’alchimia.
Diesus l'Amaro del Frate, dall'inconfondibile forma della bottiglia, è un liquore tradizionale, frutto dell'infusione in vini pregiati di erbe aromatiche quali genziana, timo e china.
Diesus è l’amaro del frate. Sia per l’inconfondibile forma della sua bottiglia, che per il tradizionale gusto dell’amaro, tipico dei liquori storicamente prodotti nei conventi. Un amaro tradizionale, frutto dell’infusione in vini pregiati ed erbe aromatiche quali china, genziana e timo.
Petrus Boonekamp fu un grande liquorista olandese che ricavò questo amaro, per la prima volta, nel 1777, distillando rare sostanze vegetali provenienti dai diversi continenti e, da quel momento, la fama dell’amaro, che aveva battezzato con il suo nome, si diffuse rapidamente in tutto il mondo.
Sono numerose le erbe che entrano nella composizione del Petrus e tra tutte svolge un ruolo fondamentale la galanga, un’erba perenne originaria dell’India e della Cina, molto usata in farmacia come eupeptico aromatico. Sull’etichetta c’è un monito che recita “muore chi non lo serve”, memo riferito ai baristi di tutto il mondo! Il modo ideale per gustarlo è a temperatura ambiente e senza ghiaccio, che ne altererebbe il colore e il sapore.
Colore mogano intenso e luminoso, presenta al naso molteplici aromi erbacei e floreali, con sentori riconducibili alla rosa appassita, alla ciliegia sotto spirito e alla fava di cacao. Il gusto è decisamente amaro, equilibrato e morbido, in un contesto di grande struttura ed equilibrio che lo rendono piacevolmente persistente.
Chiude su ritorni amari di genziana e rabarbaro, con un lieve sprint di zenzero.
Bere un Amaro Ramazzotti significa assaporare la bellezza di ogni attimo, fino in fondo. Da più di 200 anni, frutto di un'antica ricetta segreta, Amaro Ramazzotti è il risultato della perfetta combinazione di 33 erbe, spezie, fiori e frutti provenienti da tutto il mondo che donano al prodotto un gusto intenso e armonico.
Perfetto liscio o miscelato, questo Amaro accompagna tutti quei momenti che ti faranno dire "Bella la vita".
L'accordo amaro dona al prodotto il sapore amaricante tipico dei liquori alle erbe. In particolare il rabarbaro si combina bene con gli altri ingredienti bilanciando i sapori.
Colore ebano intenso e luminoso, regala al naso, come in bocca, un'incredibile sensazione rinfrescante di menta, eucalipto e mentolo, caramella piperita e sbuffi balsamici, su molteplici ritorni di erbe aromatiche di montagna, in un contesto di piacevolezza notevole che lo rende perfetto per trascorrere ore liete con le persone che amiamo.
Va bevuto rigorosamente ghiacciato, con 2-3 cubetti di ghiaccio o miscelato in alcuni cocktail. Per chi è più attento alle tendenze, è da provare in un bicchiere di ghiaccio, come recitava negli anni '90 un famoso spot pubblicitario.