È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barriques, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. Tignanello è una pietra miliare. È prodotto con una selezione di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e
Cabernet Franc. Il vigneto Tignanello, situato nella fattoria di Santa Cristina presso Mercatale Val di Pesa, nel cuore del Chianti Classico, è il capostipite dei cosiddetti "supertuscan". Nasce a opera dell'azienda Antinori alla fine degli anni sessanta, con lo scopo di creare un prodotto che superasse qualitativamente i vini della zona chiantigiana, che attraversavano in quell'epoca un periodo assai critico. Alla vista mostra una splendida livrea color rosso rubino luminoso con sfumature granato. Fine e complesso, si apre al naso con sensazioni evocative del sangiovese che delineano aromi floreali e fruttati di visciole, ribes e petali rossi. Le spezie si espandono, discrete ed eleganti, con soffi balsamici, venature dolci di vaniglia e d'incenso, tabacco da pipa, liquirizia e cioccolato. Al gusto è magnifico: espressione armonica di una personalità comunicativa e complessa allo stesso tempo, avvolge con sensazioni di calore, morbidezza, ricchezza di estratto e di tannini finissimi che invadono il palato e lo lasciano intriso di aromi con persistenza infinita.
Il disegno
L'etichetta fu disegnata da Silvio Coppola nel 1974, per l'uscita dell'annata 1971. Fu in una cena del 1973 al Castello della Sala che uscì fuori il nome di Coppola. Grafico e designer, famoso per le sue lampade essenziali, i mobili rigorosi, ma anche le copertine di tanti libri Feltrinelli, Coppola era il nome giusto per quel lavoro.
La firma
Il Marchese Piero Antinori, attuale Presidente Onorario, decise di far firmare l'etichetta di Tignanello a suo padre, Niccolò Antinori, come simbolo di riconoscenza per la fiducia dimostratagli.
Te Duce Proficio
Lo stemma storico della famiglia Antinori
Il Sole
Il "sole" di Tignanello stilizzato da Silvio Coppola.