Il Bue Apis è prodotto esclusivamente con uve di Aglianico del Taburno provenienti da una vigna centenaria ubicata in contrada “Pantanella” a circa 1000 metri dalla cantina del Taburno. Questa vigna testimonia l’antica presenza dell’Aglianico alle pendici del monte Taburno. La vinificazione in purezza dell’uva da essa ottenuta, clone originario del cosiddetto Aglianico amaro, è uno dei percorsi che la Cantina del Taburno ha intrapreso per valorizzare le straordinarie potenzialità di questo antico vitigno.
Colore giallo paglierino con netti riflessi verdognoli. L’odore gradevolmente complesso in cui si possono cogliere gli aromi del vitigno in equilibrio con le sensazioni di lievito (crosta di pane). Al gusto risulta fresco, dotato di una buona persistenza aromatica.
Le uve raccolte con leggero anticipo, dopo diraspatura e pigiatura vengono sottoposte a pressatura soffice, solo la prima frazione di mosto fiore viene fermentato a bassa temperatura. Il metodo di spumantizzazione utilizzato è “charmat”
Il vino Cesco dell' Eremo della "Cantina del Taburno" è prodotto esclusivamente con uve di falanghina raccolta in surmaturazione da vigneti selezionati ubicati nell'areale beneventano il colore è giallo oro. L'odore, complesso , ricorda la frutta secca, le spezie e fiori di campo.
La Cantina del Taburno, situata alle pendici del monte del Taburno, è di proprietà del Consorzio Agrario di Benevento. Quest'ultimo, fondato nel 1901, ha svolto nell'arco di un secolo un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura sannita. La Cantina, situata nel comune di Foglianise, è stata realizzata nel 1972. Per la filosofia produttiva che da sempre contraddistingue l'azienda e per le ricadute economiche sul territorio che essa determina, costituisce un punto di riferimento per la viticoltura della zona. Le uve vinificate dalla Cantina del Taburno provengono da circa 600 ettari distribuiti nei territori dei comuni ubicati alle pendici della montagna: Foglianise, Torrecuso, Vitulano, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Apollosa, Bonea, Montesarchio, Ponte, Tocco Caudio, Paupisi e Benevento. L'ecosistema viticolo di tale territorio è molto singolare, sia per la natura e l'esposizione dei terreni, sia per le particolari condizioni climatiche, sia per i vitigni e le tecniche agronomiche adottate. I terreni collinari, argillosi e calcareo-marnosi, gli inverni miti con una regolare distribuzione delle piogge tra ottobre e marzo, le estati calde e asciutte, contribuiscono a creare condizioni estremamente favorevoli per una viticoltura di qualità.