Degno di essere cantato da grandi poemi romani, come Orazio, il Falerno fin dall'antichità ha nobilitato la produzione vinicola di questa regione. Oggi sono stati soprattutto riscoperti e quindi valorizzati vitigni autoctoni. Di particolare interesse e apprezzamento, tra le denominazioni tipiche della Campania, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, il Solopaca, il Sannio e il Vesuvio.
Tipologia vino: a denominazione di origine controllata Denominazione di Origine Controllata: Costa d’Amalfi Sottozona: Ravello Denominazione data dalla casa di produzione e marchio registrato: Selva delle Monache Tipologia uve: 70% Biancolella + 30% Falanghina Tipologia del terreno: vulcanico, medio impasto, ben strutturato Sistema di allevamento: spalliera e pergola amalfitana Resa per ettaro: 70/80 quintali Epoca di vendemmia: prima decade di ottobre, le uve vengono raccolte a mano e trasportate alla cantina in cassette di 15 – 20 Kg entro poche ore dalla vendemmia Vinificazione: criomacerazione in silos refrigerati, pressatura soffice, fermentazione sotto controllo termico Affinamento: permanenza in acciaio per 3 mesi su fecce fini Particolarità: è un vino esaltante con spiccate caratteristiche, da un bouquet complesso in cui predominano note floreali e di frutta esotica, al palato giustamente fresco. Ha un profumo delicato e gradevole tipico delle uve della Costa d’Amalfi Destinazione: la produzione è destinata prevalentemente alla buona ristorazione e alle enoteche Abbinamento: piatti a base di pesce, crostacei e carni bianche Servizio: in calice da vino bianco a 8 – 10° C.
È un prodotto ottenuto dalle uve Falanghina criomacerate e vinificate in bianco e a freddo. Ha colore paglierino e profumi floreali caratteristi. Il sapore è asciutto, armonico e fresco. Eccellente l’abbinamento con antipasti e primi piatti di pesce, pasta e carni bianche, grigliate di pesce e di verdura, mozzarella, etc. Temperatura di servizio 9-10°C.
I Campi Flegrei sono un’immensa caldera in stato di quiescenza con numerosi vulcani, sita sul mare a nord ovest di Napoli.
Solo in questi terreni vulcanici e sabbiosi la fillossera, l’afide che distrusse l’intera viticoltura europea, muore per asfissia, quindi le viti oggi sono allevate come 2.000 anni fa sulle proprie radici (a piede franco).
In tutta Europa invece è necessario innestarle su una radice americana resistente alla fillossera.
La Falanghina dei Campi flegrei è, dunque, unica e straordinaria per la freschezza e la mineralità che la caratterizza.